Creare un videogioco con l’intelligenza artificiale e guadagnare 100.000$: mito o realtà?

Introduzione
In questi giorni nel mondo tech e tra gli appassionati di AI e gaming non si parla d’altro: si può davvero creare un videogioco con l’intelligenza artificiale e guadagnare 100.000 dollari senza essere un game developer?

Spoiler: la risposta è ni. È sicuramente possibile creare videogiochi in modo più accessibile che mai, ma è importante distinguere tra hype e realtà. In questo articolo analizziamo il caso di Flypeter.com, vediamo quali strumenti puoi usare, quali sono le vere opportunità — e i limiti — di questa nuova frontiera.


Si può creare un videogioco senza essere game developer?

Fino a pochi anni fa, creare un videogioco da zero richiedeva conoscenze avanzate di coding, grafica, animazione e game design.
Oggi l’intelligenza artificiale ti permette di abbattere molte di queste barriere:

✅ puoi generare la storia con ChatGPT
✅ creare il codice con strumenti come Cursor
✅ generare grafica e animazioni con tool come 3JS
✅ costruire un prototipo e monetizzarlo online

Non potrai certo creare un “Fortnite” da solo. Ma un gioco semplice e giocabile? Sì.


Il caso Flypeter.com

Il caso che ha acceso il dibattito è Flypeter.com: un simulatore di volo creato da Peter Levels, noto startup founder indipendente.
Il gioco, realizzato con AI e tool di sviluppo moderni, ha portato guadagni di 60-100.000 dollari in poche settimane.

Il business model è semplice:

  • gioco gratuito online
  • monetizzazione tramite advertising
  • possibilità di acquistare modelli di aerei extra

Un successo? Sicuramente sì, ma con alcune considerazioni da fare.


Perché è importante contestualizzare

Peter Levels non è un utente qualunque che ha aperto ChatGPT ieri.
È un imprenditore con anni di esperienza nello sviluppo di prodotti digitali.

Ha già creato progetti come:

  • Nomad List
  • Interior AI
  • Photo AI
  • Remote OK

E soprattutto: è un maestro nell’approccio lean e nella costruzione in pubblico.
Ha una community che lo segue, sa fare marketing e sa come posizionare un prodotto per monetizzarlo rapidamente.

Morale: Flypeter.com non è nato per caso. È il frutto di esperienza + nuovi strumenti AI.


L’impatto dell’AI sul mondo dei videogame

Detto ciò, è vero che oggi per la prima volta chiunque può provare a fare un videogioco, anche senza background tecnico.
È la stessa dinamica che abbiamo visto nella fotografia con l’arrivo degli smartphone:

  • prima, fare foto era un mestiere per pochi
  • oggi, chiunque fa foto (non sempre di qualità, ma con accessibilità totale)

Nel gaming succederà lo stesso: vedremo una ondata di creatività da parte di persone che non provengono dal settore.
Questo non vuol dire che basti premere un pulsante per diventare il nuovo Ubisoft.

Creare un videogioco che funziona richiede ancora:
✅ comprensione del game design
✅ capacità di creare un’esperienza che coinvolga
✅ attenzione al feedback del pubblico


Professionisti + AI = vantaggio competitivo

Un punto chiave: l’AI non cancella il valore della competenza.
I migliori game developer che sapranno integrare l’AI nei loro flussi di lavoro saranno ancora più forti.

È lo stesso principio che abbiamo visto negli scacchi:

  • un principiante con l’AI può battere un umano senza AI
  • ma un campione con l’AI batterà sempre un principiante con l’AI

Nel medio termine, la combinazione di esperienza + AI darà un enorme vantaggio ai professionisti che sapranno adattarsi.


Cosa cambia davvero per chi vuole entrare nel mondo del gaming?

  • Le barriere d’ingresso si abbassano: puoi provare a creare un videogioco anche senza un background da sviluppatore.
  • Il mercato diventa più competitivo: arriveranno tanti nuovi giochi, non tutti di qualità.
  • L’esperienza conta ancora: chi ha conoscenze di game design e marketing avrà più chance di emergere.

E soprattutto: all’utente finale non importa chi ha creato il gioco o come.
Se il gioco diverte e funziona, lo userà. Se no, no.


Conclusione

La possibilità di creare un videogioco con l’AI e monetizzarlo è reale — ma va contestualizzata.
Non basta “schiacciare un bottone” per avere successo. Serve ancora:

✅ capire cosa vuole il pubblico
✅ costruire un’esperienza che funziona
✅ saper integrare l’AI con buone pratiche di sviluppo e marketing

Chi lo farà avrà davanti un’opportunità incredibile.
Chi si chiuderà nella difesa del “si è sempre fatto così” rischia invece di essere travolto dalla nuova ondata.

👉 Il nostro consiglio? Studia, sperimenta e mantieni la mente aperta. La vera rivoluzione è appena cominciata.

Monty Staff